***
HOTEL LEONARD

**
HOTEL PIETRALBA

Papa Giovanni Paolo II - visita 1988

Era una domenica d’estate, il 17 luglio del 1988. Il sole splendeva dopo una lunga settimana di pioggia battente e oltre 55mila tra pellegrini, fedeli, estimatori di Giovanni Paolo II si radunarono ai piedi del Santuario di Pietralba per celebrare l’arrivo del Santo Padre, ancora oggi ricordo indelebile nella storia di questo luogo.
Una visita che pare fosse stata annunciata dallo stesso Papa l’anno precedente in occasione dell’incontro con il neo vescovo Wilhelm Egger. Da sempre appassionato di montagna, ed esperto sciatore, nel congratularsi per l’importante nomina gli aveva infatti detto: “Lei deve essere un vescovo molto fortunato: ha una diocesi con montagne così belle”. Fu davvero una promessa.
Alla metà di aprile del 1988, infatti, in una conferenza stampa dedicata, il vescovo Wilhelm annunciò l’arrivo di Giovanni Paolo II in Alto Adige. Una importante macchina organizzativa coordinò tutte le operazioni necessarie per strutturare il grande evento: furono coinvolte le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la forestale, il mondo associazionistico con oltre un migliaio di volontari e, naturalmente, le istituzioni di competenza, Comune di Nova Ponente in primis. Il ruolo di segreteria e supporto venne affidato all’Ufficio Pellegrinaggi, con il coordinamento del vicario generale Michaeler.

L’operazione fu impegnativa ma perfettamente coordinata, fin dal ripristino delle strade e delle vie d’accesso che avevano subito frane e smottamenti a causa del maltempo. I fedeli accorsero con tutti i mezzi possibili: auto e bus organizzati, ma anche moltissimi pellegrini provenienti da Laives, Aldino, Ora, Nova Ponente, con un gruppo addirittura in arrivo dalla Val Gardena attraverso le montagne. I primi giunsero alle 4 del mattino, ma alcuni vi passarono addirittura la notte precedente per assicurarsi un posto di prima fila. Prima delle 8 la strada che sale da Ora era già completamente bloccata al traffico.
Il Papa arrivò in elicottero alle 9.50, atterrando sul prato retrostante il Santuario, al cospetto del Corno Bianco. Ad attenderlo, oltre al vescovo Egger, il presidente della Provincia di Bolzano Silvius Magnago, il commissario del Governo Mario Urzì e il priore dei Servi di Maria, Padre Emilio Maria Bedont. Oltre le transenne, migliaia di fedeli in attesa di un cenno di saluto da parte del Santo Padre.
Tra gli applausi della gente e le bandiere di benvenuto, Giovanni Paolo II raggiunse con la papamobile il luogo della celebrazione mentre i campanili del Santuario e delle chiese circostanti suonavano a festa.

Sulle scale d’accesso alla chiesa venne allestito un palco dedicato alla celebrazione della messa, che si svolse alla presenza di 190 sacerdoti,tra i quali il cardiale di Venezia Marco Cè; i vescovi di Trento, Sartori e Gottardi; quelli di Bolzano, Egger, Gargitter e Forer; e di Inssbruch, Stecher; oltre alle numerose autorità locali e regionali. La cerimonia fu trasmessa in diretta tv e furono distribuite oltre 35mila comunioni. Dopo il saluto iniziale di profondo ringraziamento da parte del vescono Wilhelm, seguì il sermone del Santo Padre dedicato alla famiglia e al percorso di fede della giovane Maria, madre di Gesù.

“A conclusione di questo pellegrinaggio al Santuario mariano di Pietralba”, ha poi proseguito il Papa, “recitiamo la preghiera dell’“Angelus Domini”, preghiera ad un tempo tradizionale e familiare, alla quale ogni giorno vi invita il suono delle campane delle vostre parrocchie, che rimbalza di valle in valle. L’“Angelus Domini” è una delle preghiere più belle e complete della devozione a Maria: infatti in essa contempliamo il piano di salvezza di Dio e del suo amore misericordioso per tutto il creato, piano che si è compiuto nella scelta di Maria a diventare Madre del Redentore”.*
A seguire il Papa desinò presso la sala da pranzo del convento, in compagnia dei vescovi, i rappresentanti del comitato organizzatore, dei Servi e del proprio entourage. Tra le proposte culinarie offerte al Santo Padre, i piatti tipici della tradizione tirolese, tra cui la zuppa Milzschnitter, i canederli al ragù di selvaggina e lo strudel di mele, accompagnati da del buon vino. Durante il momento conviviale Giovanni Paolo II fece plauso alla cucina tirolese, apprezzando in particolare i canederli.

Al termine dell’agape fraterna, il Santo Padre pronunciò queste brevi espressioni di saluto.

“Sono tanti i Santuari mariani, come visitarli tutti! Ci si ferma allora, a quelli che si presentano. Poi, accanto ai Santuari mariani ci sono anche le congregazioni religiose, gli ordini con la caratteristica di origine mariana, e fra questi ci siete voi Servi di Maria, di provenienza fiorentina. Sono tanto contento di poter compiere un atto di pellegrinaggio mariano anche in questo senso: di visitare, cioè, un ambiente religioso di origine mariana e di caratteristica mariana. Per questo, vi ringrazio cordialmente. Vi ringrazio per l’ospitalità offertaci all’interno di questo refettorio. Mi sento molto felice di essere qui, in questa diocesi fra la popolazione di lingua tedesca e di lingua italiana, tra i Vescovi provenienti da questa zona e dalle zone limitrofe, sempre sotto lo sguardo della Serenissima. Sappiamo bene che la serenissima è Venezia ed il suo retroterra arrivava fin qui. Allora mi sento ben protetto dalla Vergine, dai Serviti, da Bolzano e dalla Serenissima.

A tutti auguro la continua protezione della Vergine che si dimostra soprattutto nella pietà cristiana di questa gente. Non vorrei prolungare il mio discorso. Mi vengono diverse riflessioni, ma penso che la pietà di questa gente, la pietà mariana centrata sulla Vergine, parli tanto del valore cristologico della devozione mariana. Parla a noi che siamo esperti di questo cammino ma forse dovrebbe parlare agli altri nostri fratelli cristiani che non vedono il legame tra la realtà cristologica e quella mariana”.*

Prima della ripartenza una breve pausa di riposo presso una stanza del Convento, oggi intitolata “La stanza del Papa”, con vista sulle amate Dolomiti: Catinaccio, Latemar e Corno Bianco. Ad attenderlo, l’elicottero per il rientro, non prima però di essersi affacciato nuovamente alla finestra centrale del terzo piano per un ultimo saluto ai pellegrini, ancora numerosi ad attenderlo al termine di una giornata unica da incorniciare.

 

Bibliografia:
Ufficio Stampa Diocesi Bolzano-Bressanone, 1988, Il Papa a Pietralba, Athesia
Valente P., 29 aprile 2011, WOJTYLA BEATO Quando il papa santo atterrò a Pietralba, articolo del quotidiano Alto Adige
* Libreria Editrice Vaticana, 17 luglio 1988, VISITA PASTORALE IN VENETO, LOMBARDIA, TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL, sito www.vatican.va

Camere Hotel Leonard

Camere Hotel Pietralba